Sunday, October 26, 2008

Verga e Saviano: la questione meridionale




Ho appena introdotto i ragazzi al verismo italiano e alla comprensione dell'opera di Giovanni Verga e leggo insieme a loro la novella Rosso Malpelo. La novella è sfruttatissima, sì lo so, ma credo che conservi ancora una forza notevole e non mi sento di fare una scelta alternativa. Con il mio aiuto i ragazzi notano la scrittura impersonale, il soggetto innovativo e la tematica del lavoro. Al termine dell'analisi faccio riflettere i ragazzi sulla cosidetta "questione meridionale", il divario che dopo l'unità d'Italia stava diventando sempre più visibile tra nord e sud.

Leggo allora un breve passo ai ragazzi invitandoli ad indovinare di che autore si tratti. Solo io so che sto leggendo un brano dal primo capitolo di Gomorra di Roberto Saviano: la descrzione dello scarico merci del porto di Napoli. I ragazzi fanno varie ipotesi: Verga, un autore del Verismo o del Naturalismo francese. E' grande lo stupore quando rivelo che si tratta di Gomorra.

Per approfondire questo parallelismo distribuisco in fotocopia un brano tratto dal secondo capitolo, in cui si descrive la storia del sarto Pasquale, lavoratore in nero dell'alta moda "made in Italy", che scopre di aver confezionato il vestito indossato da Angelina Jolie alla notte degli Oscar.
I temi su cui riflettere diventano quindi molteplici: l'arretratezza del sud e le sue radici storiche, la globalizzazione della malavita, il tema del lavoro e del riscatto sociale che non avviene. Focalizzo l'attenzione sulla letteratura di "denuncia" che accomuna Verga e Saviano, la letteratura non è più solo intrattenimento ma impegno sociale. Parlo brevemente della eticità della letteratura ( e anche del mestiere dell'insgnante...) e li lascio con una domanda: la letteratura può cambiare la società?

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