Friday, December 07, 2012

Introduzione alla storia.

Posto qui una breve lezione introduttiva alla Storia. La parte più interessante è quella che riguarda il cambiamento tra la storiografia antica alla storia moderna dopo l'ecole des Annales di Bloch. Le parti sulla periodizzazione, le fonti e la cronologia sono abbastanza banali ma dopo le prove di ingresso ho imparato a non dare più nulla per scontato.... Mi sembra un modo ben confezionato e rapido per ripassare i concetti fondamentali.

Thursday, December 06, 2012

Dalla Canzone alla Poesia, e ritorno.

Sto preparando una lezione sui generi metrici, e mi sono soffermata a riflettere quanto sia importante per i miei alunni la musica. La ascolterebbero sempre....anche durante la copiatura dei temi. Ma hanno gli strumenti per capirla fino in fondo?
Così, dopo aver fatto un po' di metrica in classe, ho fatto scegliere loro una canzone e piano piano la sto facendo analizzare sia dal punto di vista metrico, tematico, retorico.... stanno venendo fuori delle belle sorprese!
Ho ideato, anche, questa lezione che rintraccia le origini dello stretto rapporto tra musica e parole e, veloce veloce, arriva fino ad oggi con un esempio pratico.
Nella seconda parte, infatti, analizzo la canzone A sangue freddo del Teatro degli Orrori, un gruppo che amo molto, che parla del poeta nigeriano Ken Saro Wiwa. Tanti sono le contaminazioni tra poesia e canzone, e tanti sarebbero gli spunti, volutamente non li ho inseriti tutti nel Power Point perchè voglio escano da loro!
In particolare vorrei capissero che la poesia non è fuori dal mondo, nemmeno dal loro, ma è viva e può influenzare le nostre vite quotidianamente, se solo sappiamo coglierla.
(Unità didattica ideata per una classe seconda ITI)

Wednesday, April 04, 2012

Corso Comenius... un'occasione imperdibile

Ad agosto ho fatto domanda per avere un finanziamento per un Corso di formazione in servizio Comenius. Non pensavo fosse così semplice: ho ricevuto al primo tentativo il finanziamento. Il corso si è svolto a Parigi ed è stato organizzato dall'Associazione Laboratorio del Cittadino Onlus.E' stata un'esperienza bellissima, che consiglio a tutti di fare.
Ho avuto così la possibilità di partecipare ad un corso bellissimo dal titolo «Le Grand Tour en Europe: Art, Paysage, Jardins, Créativité, Innovation». Nei prossimi giorni pubblicherò un post sulle modalità e le possibilità che riserva a noi cittadini l'unione europea, ma per il momento pubblico il Carnet de Voyage, che ho prodotto al termine dell'esperienza.


Friday, September 23, 2011

Malombra...un classico ingiustamente dimenticato.

Confesso che quest' estate ho letto per la prima volta Malombra di Antonio Fogazzaro. Avevo letto delle belle recensioni critiche in cui era paragonato ad altre opere coeve incentrate su una figura femminile, prime fra tutti Fosca di Ugo Tarchetti. Quindi incuriosita e invogliata dal fatto di averlo trovato in una vecchia edizione degli Oscar Mondadori, l'ho letto e devo dire che è stata una vera sorpresa.
Ci si appassiona velocemente a questo libro che contiene tutti gli ingredienti per interessare il lettore: suspance, misteriose coincidenze, risvolti psicologici molto raffinati e il contrasto tra borghesia e nobiltà, tra blasonata campagna e città sull'orlo della modernità.

Il romanzo è ambientato nell'Italia post-unitaria, speranzosa ma già delusa,  nella oscura provincia Veneta (ma lo scenario della seconda parte è anche Milano). Anche se il luogo non è citato, trovo con piacere sul web che a Montegalda ancora ricordano questa vicenda (qui il link)
La protagonista è Marina Crusnelli di Malombra, un personaggio a cui è impossibile non appassionarsi, misterioso, solitario e appassionante. La giovane donna arriva per alterne vicende al Castello Ormengo dove viene ospitata da suo zio. Qui, per una serie di coincidenze, si convince di essere la reincarnazione di una donna vissuta a palazzo di nome Cecilia,  la moglie di un avo di suo zio,  che morì a palazzo per infelicità.
La scena in cui Marina rinviene nascosta in un vecchio pianoforte una lettera in cui Cecilia illustra la convinzione che si reincarnerà per vendicarsi, è veramente da brividi. Lo scritto si chiama Per Ricordarmi, questo un passo che amo molto: Ricordati! MARIA CECILIA VARREGA di Camogli, infelice moglie del Conte Emanuele d’Ormengo. Ricordati la sera del 10 gennaio 1797 a Genova in casa Brignole; ricordati il viso bianco, il neo sulla guancia destra della santa zia, suor Pellegrina Concetta.
Ricordati il nome RENATO, l’uniforme rosso e azzurro, gli spallini e i ricami d’oro al collo e la rosa bianca al ballo Doria. Ricordati il carrozzone nero, la neve e la donna di Busalla che mi ha promesso di pregare per me. Ricordati la VISIONE avuta in questa camera, due ore dopo mezzanotte, le parole di fuoco sfolgoranti sulla parete, parole d’una lingua ignota e tuttavia chiarissime in quel punto alla mia intelligenza che vi intese il conforto e la promessa divina. Mi è impossibile trascrivere quei segni, non ne ricordo che il senso. Dicevano che rinascerei, che vivrei ancora qui fra queste mura, qui mi vendicherei, qui amerei Renato e sarei riamata da lui: dicevano un’altra cosa buia, incomprensibile, indecifrabile, forse il nome che egli porterà allora.
Dopo questa rivelazione, Marina cambia la propria  visione della vita e gradatamente inizia a credere alla profezia....
Non anticipo altro ma mi piacerebbe proporre ai ragazzi questo libro, secondo me ha gli elementi giusti che non lo rendono uno sbiadito romanzo dell'800, ma una storia attuale e intrigante. Anche gli uomini del 2000 sono portati verso l'irrazionalità e sono disposti a credere a profezie: la fine del mondo nel 2012 e Nibiru ne sono un esempio. Nel tempo sono usciti anche vari film e sceneggiati ispirati al libro. La foto si qui sopra ritrae l'attrice Lyda Borelli, nei panni Marina di Malombra, nella scena del rinvenimento della lettera in un film del 1917. Anche questo film dovrebbe essere interessante, sicuramente ricco di allure.

Monday, June 20, 2011

Letteratura futurista

Questo un video sulla letteratura futurista.

Tuesday, June 14, 2011

Pascoli in 4 minuti

Sto provando un esperimento, di cui non sono pienamente convinta perché é da perfezionare, ma lo pubblico qui.
Ho prodotto questi piccoli video utilizzabili come ripasso per studenti che naturalmente hanno già studiato questi argomenti.
Uno dei primi é questo, su Pascoli, qualche cenno alla vita, opere e tematiche. Spero abbia successo.

Wednesday, September 15, 2010

La singolarità dei numeri primi: arte e matematica

317 è un numero primo, non perché lo pensiamo noi, o perché la nostra mente è conformata in un modo piuttosto che in un altro, ma perché è così, perché la realtà matematica è fatta così.
Godfrey Harold Hardy (matematico)


Ho in mente un bel progetto didattico che coinvolge più materie basato sul romanzo La solitudine dei numeri primi di Pietro Giordano. Penso che il progetto si possa proporre in una terza o seconda di un istituto Magistrale o con modifiche anche ad altri istituti.


Ho letto questo romanzo quest'estate con un po' di pregiudizi riguardo al grande successo di pubblico....ma devo dire che mi è piaciuto veramente. Giordano parla di un problema, quello della diversità e dell'emarginazione, che purtroppo riguarda molti adolescenti e lo fa con un linguaggio semplice ma coinvolgente. Credo che possa essere una lettura molto stimolante a scuola perchè parla ai ragazzi di ragazzi, con una profondità che lo differenzia da una lettura giovanistica o generazionale.

Il progetto riguarderebbe italiano, con la lettura e il commento di vari passi del libro, sociologia, con lo studio di qualche saggio sul disagio giovanile e matematica con qualche lezione approfondita sulla particolarità dei numeri primi.

Il tutto si potrebbe concludere con la visione del film ( non l'ho ancora visto!!). Credo, però, che sia un esercizio sempre utile per gli studenti perchè, anche se il film non è di buona qualità, imparano così a vedere le differenze e si avvicinano a due mezzi espressivi ed artistici differenti, il cinema e la letteratura.


L'unità didattica, con un progetto ancora più ambizioso, potrebbe aprire problemi più ampi: che differenza c'è tra letteratura e matematica? In passato conoscenza umanistica e scientifica correvano a pari passo, come per Leonardo da Vinci: perchè oggi non è più così? Siamo sicuri che la matematica indaghi il dato reale e il razionale mentre la letteratura l'irrealtà e l'invenzione. A volte non è il contrario? Quando questi opposti si toccano?


Questo potrebbe essere l'incipit della lezione:
"I matematici li chiamano primi gemelli: sono coppie di numeri primi che se ne stanno vicini, anzi quasi vicini, perchè fra loro vi è sempre un numero pari che impedisce di toccarsi davvero (...)Mattia pensava che lui e Alice erano così, due primi gemelli, soli e perduti, vicini ma non abbastanza per sfiorarsi davvero."
P. Giordano, La solitudine dei numeri primi